Idoumeni è un luogo che è diventato famoso solo da poco
tempo. Idoumeni è una località di confine tra la Grecia e la Macedonia; è un
luogo dove una ferrovia si ferma creando un reticolo di binari che si allarga
come un rivo d’acqua che incontra un ostacolo. Lì sono giunti e sono stati
bloccati migliaia di migranti provenienti dalla Siria, dall’Iraq,
dall’Afganistan, gente in fuga da luoghi devastati dalla guerra. Lì hanno
atteso che le frontiere venissero aperte per permettergli di raggiungere la
Germania, la Svezia o altri posti lontani dall’orrore dal quale volevano
prendere le distanze.
Ma Idoumeni non era molto meglio dei luoghi che lasciavano.
Jacques Pion, reporter francese di fama internazionale, ha documentato la
situazione dei migranti con una serie di scatti che sembrano illustrare più
l’inferno dantesco piuttosto che una porta verso la speranza. Le immagini
raccontano di un posto nel quale le tenebre si insinuano ovunque contendendo lo
spazio ai fuochi allucinati accesi dai migranti. È dicembre e le ombre si
stagliano nel freddo dei Balcani. Uomini, donne, vecchi, bambini si confondono
diventando un’immagine che colpisce per il suo dinamismo caotico, denunciando
una vergogna dalla quale nessuno può sentirsi estraneo.