giovedì 4 luglio 2013

il kamasutra di paolo novelli

Ciascuno di noi ha somatizzato una particolare idea del Kamasutra, spesso fraintendendo il reale significato di questo testo, associandolo all’ostentazione del corpo in un gesto erotico totalmente gratuito. Senza dilungarci troppo su disquisizioni filosofico/antropologiche, entriamo subito nel merito di questa nuova serie di opere prodotta da Paolo Novelli nella quale propone 18 tavole che hanno al centro l’illustrazione delle scene erotiche di questo libro di aforismi sull’amore.


È un lavoro interessante, che formalmente non si discosta dalle versioni illustrative più tradizionali di quest’opera scritta nel III secolo da Vātsyāyana. Novelli però mantiene quella sua freschezza ludica che rende le sue tavole così particolari. I personaggi vengono chiusi in una lussureggiante cornice che richiama le pitture popolari del tempio di Kalighat. È una struttura fortemente geometrizzata, una specie di finestra che evidenzia la scena centrale nella quale si muovono i protagonisti di questa recita. Essi, lo sposo e la sposa, interpretano i due spiriti della natura Yaksha e Yakshi, che offrono attraverso le loro unioni l’idea dell’eterno sviluppo della vita.


Il mondo in cui si svolge l’azione d’amore degli sposi  sembra proporre un’idea di un Eden innocente che si sottrae alle brutture della società contemporanea, un Eden in cui non esistono violenze e conflitti laceranti, ma solo amore, fraternità, mitezza, insomma, un mondo di pace, e di equilibrio in cui ci si può rifugiare. Qui ci si può fermare e partecipare serenamente al processo simbolico che viene continuamente evocato: alla realtà si sostituisce la fantasia, la contemplazione incantata del mondo. Non so se per Novelli ci sia la reale intenzione di proporre una regressione a una condizione fuori dal tempo, ma sicuramente c’è l’idea di creare una barriera – o un fondale – capace di proteggerci da forze aggressive, sempre pronte a scalfire la serenità che traspare dal suo operato.


Ma non dimentichiamo l’aspetto ironico del suo fare arte, assai importante e nella serie del Kamasutra particolarmente evidente. Novelli ha dimostrato di saper affrontare decine di racconti. Anche in quelli più seri egli riesce a creare uno spazio per il sorriso, facendo accettare con quella sua spiccata capacità poetica anche gli argomenti più ricchi di significato. Si tratti di illustrazioni di brani estrapolati dalla tradizione biblica o di favole dallo spiccato contenuto morale, esse diventano nelle sue mani delle sequenze di una grande avventura nella quale ci troviamo a partecipare, spesso in ruoli minori, talvolta ai margini della storia, ma comunque presenti almeno nel ruolo di osservatori per condividere la peculiarità di un mondo che non ha eguali.

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