Pablo Ruiz Picasso è stato sicuramente uno dei più famosi
artisti di tutti i tempi. Dapprima inventore insieme a Braque di un’avanguardia
capace di rivoluzionare il modo di pensare la pittura e la scultura, poi,
nonostante l’indiscussa bravura, ripetitore di un sistema che non nasconde la precisa volontà di
diventare brand si se stesso. In effetti, nessun artista ha mai suscitato tanto
dibattito sulla sua opera, e ancora oggi non è ancora stato espresso un
giudizio definitivo.
L’interesse per la mostra acquese sta nel fatto che si
proponga soprattutto un percorso nell’incisione. Picasso conosceva l’incisione,
conosceva bene le sue tecniche e sosteneva che tra i metodi comunemente
adoperati, il più nobile e il più ricco fosse l’acquaforte. Ma la sua vocazione
di sperimentatore lo porta a rivolgersi al linoleum, tecnica che procede
attraverso un metodo più artigianale, meno raffinato, che però viene nobilitato
attraverso “l’innesto” di elementi presi proprio dall’acquaforte o aggiungendo
il colore.
I temi trattati sono quelli tipici dello stile di Picasso,
la tauromachia, il corpo umano in genere, la riflessione sulle radici delle
culture africana e occidentale, argomenti che vengono risolti riflettendo
sull’esito del segno, su come il gesto dell’incidere possa essere basilare per
accedere a delle composizioni di grande valore plastico, in particolare su
quelle opere scultore e pittoriche tout court.
Il confronto con l’olio su tela risulta così chiarificatore
del sistema segnico picassiano esaltato dall’incisione, attraverso l’esecuzione
di un soggetto risalente agli anno ’60,
un soggetto importante che riflette direttamente sulla pittura. “El pintor y el
su modelo” pone il pittore all’interno
della tela nel momento in cui si accinge a eternare parte di una realtà fornita
di straordinaria vitalità rappresentata dalla modella. Come racconta Hélène
Parmelin, per ottenere un esito che lo convincesse su questo tema, Picasso
lavorò con estrema frenesia, aggiungendo particolari, spostando i personaggi,
riflettendo sull’esito del rapporto segno/forma, sul colore. Alla fine ottenne
qualcosa di definitivo che, quasi cinematograficamente, rappresenta la
conclusione di un percorso intellettuale che, semplicemente, unisce il pittore
all’osservatore.
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