Esposizione di prestigio, quella cui partecipa Carlo Cane , alla Corey Herford Gallery di Los Angeles, esposizione che
condurrà definitivamente l’artista, già fortemente apprezzato in Italia, a quel
livello di internazionalità che merita assolutamente.
Il lavoro di Carlo Cane è conosciuto soprattutto perché
propone un mondo futuribile, fatto di grandi costruzioni che si innalzano
verticali su brumosi cieli senza tempo. Si tratta di un mondo nel quale le
persone sono solo evocate, si pensa che esse vivano all’interno di quelle
compatte abitazioni, silenziose e ieratiche, che sembrano esistere in un mondo
appena successivo a una catastrofe, poco prima che la Natura si riappropri di
quanto le apparteneva. La sua ricerca più attuale però sta conducendo l’autore
valenzano verso nuove “esplorazioni”, verso luoghi in cui è proprio la Natura a
essere l’assoluta protagonista delle tele, una Natura magnifica e magica che, come
nelle opere presentate in California, è carica di forza misteriosa che
inghiotte fantasmi di case vittoriane trasparenti immerse nella vegetazione.
Carlo Cane è dunque latore di un linguaggio pittorico
estremamente moderno, etichettabile come realistico ma che contiene qualcosa di
immaginario e simbolico. È una pittura visionaria che propone un mondo onirico
al quale ci si avvicina sempre con stupore e interesse.
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