Le nostre idee, il rapporto con noi stessi e il mondo, o più
semplicemente l’esserci, preesiste in modelli immaginari dai quali non possiamo
allontanarci perché fanno parte delle nostre convinzioni, del nostro modo di
pensare, di intuire e interpretare.
L’arte di Maurizio Barbieri è talmente rarefatta da sfiorare
la dimensione dell’astrazione ed è per questo che per comprenderla è necessaria
questa premessa. La ricerca di Barbieri, da diversi anni, si misura con la
riflessione sul viaggio, sul ricordo che si sedimenta vivendo una determinata
situazione. Egli presenta delle immagini della propria poetica in opere
talmente suggestive ed efficaci che rimandano a un contesto che supera la pura
concretezza dell’esistente, diventando la rappresentazione di un anelito alla
spiritualità che l’uomo incontra nel proprio incedere nella vita terrena.
In tempi così complicati dal punto di vista religioso, il
lavoro di Maurizio Barbieri vuole testimoniare un pacato influsso sulla
contemporaneità dal sapore misterioso ma denso di significati simbolici. La
descrizione solo superficialmente figurativa si colma di elementi pittorici
profondamente accattivanti e rilucenti basati su giustapposizioni di colore che
danno al dipinto una dimensione metafisica.
Con questi avvicinamenti cromatici, spesso apachi, quasi le
descrizioni dei suoi spazi fossero avvolti in uno strato di nebbia, la proposta
estetica di Maurizio Barbieri non può che affascinare coloro che la osservano.
La dimensione “oltremondana” della modalità pittorica di questo artista non può
che condurre a ritrovare un contatto con un’esistenza meno implicata con contesti meramente
materiali del vivere. Inserire nel proprio operato pittorico un sentimento
spirituale così marcato non può che condurre chi osserva alla concentrazione,
poiché soltanto con un’attenzione rivolta verso tale questione esistenziale si
può afferrare appieno il significato di tale lavoro. Barbieri si rivolge a
coloro i quali sono propensi a una sfera più intima, attenta a interrogarsi sul
senso del proprio esistere e aperta a ciò che trascende una realtà guidata da
criteri traballanti.
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