mercoledì 21 maggio 2014

carmi & ubertis, un logo e brand 111

Un avvenimento che combina tre elementi : la realizzazione da parte dei due designer casalesi Elio Carmi e Alessandro Ubertis del logo che identifica l’attività del padiglione Italia alla prossima Expo 2015 con la mostra dell’intero progetto; la presentazione del libro scritto da Elio Carmi, Brand 111; l’incontro con entrambi per parlare di tutto questo e del Monferrato.



In effetti, tra provocazione e senso di estrema concretezza, la riflessione è ruotata sulla domanda che sonda la possibilità di creare una “marca” per il Monferrato. Spiega Elio Carmi che il marchio è un segno di riconoscibilità, ma ciò che conta è la marca, vale a dire ciò che rimane nell’immaginario collettivo di un determinato prodotto. Creare la “marca Monferrato” significa offrire qualcosa che vada al di là di un ipotetico soggiorno, significa ottenere un’immagine che possa rimanere e essere comunicata attraverso una serie di sensazioni.



Per ottenere questo, è opportuno, secondo Alessandro Ubertis, eliminare qualsiasi ingerenza interessata, fare una sorta di “piazza pulita” di tutte quelle brutture che rischiano soltanto di danneggiare un territorio. Inoltre, il Monferrato non deve essere soltanto “casalese”, deve diventare un concetto territoriale che si allarga dall’Appennino ligure alla Lomellina, senza una capitale, senza una “paternità”. È forse una questione di educazione, alla base della quale c’è un discorso di formazione e di valorizzazione delle eccellenze. La terribile questione dell’amianto, per esempio, potrebbe diventare lo specifico di una popolazione, potrebbe caratterizzare un’identità urbana e essere ostentata come modello per chi crede sia inutile la lotta contro certi poteri.




Le opinioni di Carmi e Ubertis hanno così chiarito il senso dei lavori presentati: le 111 domande sul Brand che compongono il testo di Elio Carmi conducono a riflettere sulla concretizzazione dell’idea, su quali siano le problematiche da risolvere nel momento in cui ci si trova di fronte a una richiesta e che cosa possa porsi efficacemente per scolpire nella memoria collettiva un determinato prodotto. Le tavole che sciorinano il progetto del logo del Padiglione Italia dimostrano come la teoria possa diventare pratica.

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