Un avvenimento che combina tre elementi : la realizzazione da
parte dei due designer casalesi Elio Carmi e Alessandro Ubertis del logo che
identifica l’attività del padiglione Italia alla prossima Expo 2015 con la
mostra dell’intero progetto; la presentazione del libro scritto da Elio Carmi,
Brand 111; l’incontro con entrambi per parlare di tutto questo e del
Monferrato.
In effetti, tra provocazione e senso di estrema concretezza,
la riflessione è ruotata sulla domanda che sonda la possibilità di creare una
“marca” per il Monferrato. Spiega Elio Carmi che il marchio è un segno di
riconoscibilità, ma ciò che conta è la marca, vale a dire ciò che rimane
nell’immaginario collettivo di un determinato prodotto. Creare la “marca
Monferrato” significa offrire qualcosa che vada al di là di un ipotetico
soggiorno, significa ottenere un’immagine che possa rimanere e essere
comunicata attraverso una serie di sensazioni.
Per ottenere questo, è opportuno, secondo Alessandro
Ubertis, eliminare qualsiasi ingerenza interessata, fare una sorta di “piazza
pulita” di tutte quelle brutture che rischiano soltanto di danneggiare un
territorio. Inoltre, il Monferrato non deve essere soltanto “casalese”, deve
diventare un concetto territoriale che si allarga dall’Appennino ligure alla
Lomellina, senza una capitale, senza una “paternità”. È forse una questione di
educazione, alla base della quale c’è un discorso di formazione e di
valorizzazione delle eccellenze. La terribile questione dell’amianto, per
esempio, potrebbe diventare lo specifico di una popolazione, potrebbe
caratterizzare un’identità urbana e essere ostentata come modello per chi crede
sia inutile la lotta contro certi poteri.
Le opinioni di Carmi e Ubertis hanno così chiarito il senso
dei lavori presentati: le 111 domande sul Brand che compongono il testo di Elio
Carmi conducono a riflettere sulla concretizzazione dell’idea, su quali siano
le problematiche da risolvere nel momento in cui ci si trova di fronte a una
richiesta e che cosa possa porsi efficacemente per scolpire nella memoria
collettiva un determinato prodotto. Le tavole che sciorinano il progetto del
logo del Padiglione Italia dimostrano come la teoria possa diventare pratica.
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