Secondo alcuni critici, l’arte, nei secoli, ha avuto due
livelli di sviluppo, da una parte si è evoluta sul piano privato, legandosi
alla passione del singolo per un mero desiderio di appagamento intimo e
riservandosi a pochissimi; dall’altra, sul piano pubblico, all’interno di un
progetto capace di valorizzare la forza di un luogo, offrendo ai propri
abitanti e a eventuali visitatori, uno sfoggio della volontà di investire da
parte di una comunità anche nell’arricchimento spirituale.
La mostra di sculture e installazioni che occuperà alcuni
spazi della struttura dell’Outlet di Serravalle si colloca su un piano di
fruizione pubblica e nasce con il proposito di dimostrare come sia possibile
conciliare qualcosa che a alcuni pare essere posta agli antipodi. L’arte ha
però sempre avuto come primo scopo la fruibilità, per essere giudicata e,
eventualmente, apprezzata. Un tempo i luoghi erano le acropoli, le piazze e gli
angoli di grande passaggio; era lì che i mecenati collocavano le opere offerte
con la ricchezza della propria committenza. Oggi, come ben sappiamo, le cose
sono cambiate e anziché rinchiudere l’arte in spazi che da molti sono percepiti
come lontani e inaccessibili, si è deciso di creare un percorso che si snoda in
uno dei luoghi più visitati del Piemonte.
Il tema che hanno affrontato gli artisti coinvolti in questo
progetto aveva a che fare con la musica, tema da mettere in relazione al
decennale della rassegna jazz. Gli esiti sono stati decisamente interessanti,
dimostrando ancora una volta che le forze culturali legate al territorio si
propongono assai aggiornate e capaci di offrire opere di grande impatto
estetico. Infatti, gli artisti coinvolti, pur attivi a livello nazionale e
internazionale, sono tutti legati in qualche modo al territorio della provincia
di Alessandria. In questo modo si intende ribadire, sia attraverso la
peculiarità dell’appartenenza e attraverso il ricorso a una “vetrina” di così
grande visibilità, il superamento di un concetto, quello di provincialità, che
ormai non ha più alcun senso.
Dunque, per la prima volta in un outlet in Europa, ecco che
a Serravalle appariranno le opere di Davide Bonaldo, Piero Mega, Vito Boggeri,
Carla Crosio, Mirco Marchelli, Francesco Arecco, Marco Porta, Giovanni
Tamburelli, Carlo Ivaldi, Enrico Francescon, Giovanni Bonardi, Giovanni Saldì,
Antonio Laugelli e Mario Fallini.
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