martedì 2 settembre 2014

camillo francia e riccardo alessandro: forme a confronto

C’è un filo sottile che unisce i lavori di Camillo Francia e di Riccardo Alessandro. I due artisti hanno un evidente approccio differente nel momento in cui esprimono il loro modo di fare arte, adoperano materiali differenti, ma i loro lavori evidenziano un’identica forza poetica che dà ai loro percorsi un particolare e suggestivo carattere.



Camillo Francia, arricchisce di nuove suggestioni i suoi paesaggi, essi sono più materici, con gli spazi che si trasformano in tappeti colorati chiusi all’interno di ben marcati orizzonti. Negli anni egli ha via via rimodellato il suo modo di dipingere, rendendolo sempre più essenziale. La grandezza di Francia sta nel fatto che egli ottiene delle forme sfruttando solamente delle incisioni praticate nel colore puro. Egli non ha la necessità di combinare altre tinte, gli è sufficiente agire sulla superficie liscia del quadro in modo da incidere la materia pittorica, ottenendo un solco che si riempie di ombra, creando una linea immaginaria più scura, percepita a livello di occhio, ma assolutamente priva di consistenza fisica.



Negli ultimi lavori si evidenzia appunto una maggior geometrizzazione dello spazio. Egli, infatti, forte delle precedenti esperienze, agisce sul colore con delle incisioni che rialzano la pellicola pittorica determinando zone chiaroscurate ben differenziate. Con l’aggiunta di altri colori le campiture risultano nette e divise, contenute esplosioni di paesaggio percepite come se le si osservasse dall’alto, concentrando la vista in un punto preciso dell’orizzonte.



Riccardo Alessandro costruisce delle piccole strutture tridimensionali nelle quali è forte la presenza di materiali ai quali vengono dati precisi valori simbolici. Di fatto nelle sue “architetture scolpite” emergono dei particolari che inducono a domandarsi qualcosa. Sono frammenti di metallo, fogli di carta, legni di colore differente che spiccano in modo particolare. È su quelli che deve fermarsi la nostra riflessione. È in quei materiali che spiccano per la loro diversità che si può trovare la chiave di lettura delle sue opere.



Inoltre, i vuoti e i pieni che rendono le sue sculture cariche di suggestioni tattili, diventano dei testi che possono essere decifrati, che possono trasformarsi in divertissements attraverso i quali si può stabilire un piacevole contatto con l’estetica di Alessandro.

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