È opportuno ricordare che questa mostra ha avuto un precedente a Serravalle durante la scorsa estate. A Ovada molti lavori sono gli stessi, qualche artista, invece, ha messo a disposizione una seconda opera, componendo una sorta di curioso dittico che sembra assumere una più concreta dimensione narrativa. È il caso, per esempio, di Mario Fallini, che al suo “Napoleone a Sant’Elena” affianca a una prospettiva che evoca la figura di Napoleone a Marengo, costruendo l’intera parabola del condottiero attraverso l’inizio e la fine della sua gloria. Oppure di Max Oddone che, ironicamente, adopera la stessa figura di David per comunicarci attraverso due distinti giochi di parole, qualcosa di Napoleone.
Al gruppo originario (leggermente ridotto per vari motivi) si sono aggiunti i lavori di Luca Crescenzi, autore di una raffinata rilettura di una parte del ritratto di Napoleone a cavallo che varca le Alpi di David; di Gaspare Sicula che ha realizzato una piccola scultura che gioca su alcune forme geometriche che rimandano all’abbigliamento dell’imperatore; di Enrico Francescon che ha costruito con la matrice di una sua xilografia un convincente dittico che si compone sia dell’incisione ottenuta, sia di un assemblaggio che, con la matrice al centro, si trasforma in un’immagine della bandiera francese. Anche per Gianni Cella “le drapeau” diventa il supporto citare il suo “Basso impero” di Serravalle. Altro artista che partecipa a questa rassegna, non presente a Serravalle, è Antonio Marangolo che propone una visione concettuale di un campo di battaglia. Antonio Laugelli rielabora la sua installazione arricchendola con elementi trasparenti che rappresentano le isole che hanno scandito alcune tappe dell’esistenza del Bonaparte. Completano la rassegna le opere di Gianantonio Abate, Alessandro Beluardo, Angelo Bertoglio,Vito Boggeri, Roberto Bonafé, Giò Bonardi, Corrado Bonomi, Stefano Borasi, Pietro Casarini, Edilio Cavanna, Franca Cultrera, Simone Ferrarini, Concetto Fusillo, Alessandra Guenna, Carlo Ivaldi, Francesca Liotta, Giovanni Maccioni, Mirco Marchelli, Ezio Minetti, Giorgio Panelli, Paolo Petrangeli, Andrea Pollastro, Angelo Pretolani, Giancarlo Soldi, Ania Tomicka e Salvatore Vessella.
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