lunedì 18 gennaio 2016

il leviatano carnevalesco di paola bandini

Il lavoro di Paola Bandini è impostato sulla ripetizione di un modulo che, attraverso variazioni formali più o meno marcate, propone una casistica espressiva di notevole interesse plastico. Il singolo modulo, una maschera in ceramica bianca, rossa o nera, sul quale Bandini interviene, determina un volto che sembra richiamarsi a situazioni carnevalesche, e che assume una sua connotazione solo se visto nell’ambito di una installazione complessiva.



Infatti, la forza della sua scultura sta nell’assemblaggio di elementi che concorrono a creare un “uno” che è fatto di “molti”, una specie di Leviatano nel quale è possibile incontrare anche noi stessi. È una rappresentazione di stati d’animo, una piéce teatrale nella quale ciascuno di noi assume nello stesso tempo, sia il ruolo di comparsa che di protagonista.




La dimensione carnevalesco/teatrale sembra  ribadita pure dall’espediente di far scendere dal soffitto simulacri di nastri che ricordano le stelle filanti o i tendaggi di un palcoscenico. Ma la rappresentazione è lontana dal fasto rumoroso della piazza, il pubblico è silenzioso, l’opera è bloccata, è il volto di un mimo cristallizzato in un’unica espressione che, in quanto maschera, diventa immediatamente riconoscibile e universale.


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