mercoledì 30 settembre 2015

esperienze di scultura e installazione contemporanee

Una riflessione sulla scultura contemporanea è al centro della mostra che ospitata nelle Sale d’Arte comunali di Alessandria. Il discorso ruota attorno all’opera di quattro autori che propongono gli esiti di lavori assai diversi tra loro, esiti che dimostrano l’assimilazione e la rielaborazione di modalità che esprimono una varietas culturale che, contrariamente a quanto avveniva fino a qualche decennio fa, non può essere pensata come appartenente soltanto a pochi centri trainanti. La discussione sull’arte è ormai una questione globale e l’aggiornamento si guadagna confrontando le proprie idee sulla rete, osservando e studiando le novità che via via incrementano il dinamico mondo della scultura internazionale.




Gabriele Arveda propone delle sculture in metallo di dimensione medio/piccole. Egli, forte della sua esperienza orafa, riflette sulle forme della realtà, e miscelando pieni e vuoti costruisce immagini con una vago sapore impressionista . Davide Bonaldo propone una videoinstallazione che nasce dall’esigenza di confrontarsi con un certo tipo di problematica ecologica, portando alla luce il disastro ambientale provocato dalla lavorazione dell’amianto, disastro che si rispecchia nei rovinosi “panorami da cartolina” che dialogano con un progetto di documentazione dell’immaginario sul paesaggio che Francesco Sala ha sviluppato con Michela Deponti. Carlo Ivaldi mette in mostra alcuni lavori in metallo, poderose costruzioni materiche che perdono di compattezza fino a diventare diafane. Giovanni Saldì partendo da una riflessione sull’antico, costruisce immagini con materiali inusuali – asfalti, catrami, pietrame – nobilitando in questo modo qualcosa che, nonostante la sua presenza nel nostro quotidiano, rimarrebbe invisibile.


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