mercoledì 8 febbraio 2017

l'astrattismo di bruno aller

 Bruno Aller è uno dei più importanti maestri dell’astrattismo contemporaneo. Il lavoro  di Aller ha una conduzione rigorosa, quella di “un artista intellettuale che si interroga sull’essenza dell’arte, senza che il pensiero soffochi la creatività e il gesto” (Simona Pandolfi). Essa parte da una riflessione sulla forma, una forma che talvolta appare disarmonica ma che è la base per la creazione dello spazio pittorico in cui essa compare.



Continuando in questa direzione, la forma elaborata da Aller ha una valenza progettuale precisa, ma si avvale anche di quello che egli definisce “valenza emozionale”. In tal modo il maestro romano costruisce un impianto segnico e cromatico che a tutta prima risulta chiuso, finito, ma che invece lascia delle sezioni che sono degli autentici punti di fuga attraverso i quali l’opera potrebbe continuare, o meglio, ricominciare a manifestarsi in un continuo divenire.




In questo modo la pittura di Aller diventa per l’osservatore un luogo di riflessione: l’opera è ipoteticamente in continua crescita, e in questo modo anche il fruitore assume su di sé la possibilità di crescere e modificarsi, e proprio attraverso il combinarsi di queste due azioni può contribuire, anche in piccola parte, a modificare il mondo.


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