Il
confronto tra autori, solo apparentemente lontani, risulta assai stimolante per
cogliere le peculiarità di un certo modo di fare arte. Per Bruno Aller e Franco
Bruzzone, artisti diversi per formazione ma i cui esiti pittorici sembrano
avere un medesimo respiro, il tratto unificante potrebbe essere cercato nella
volontà di indagare il segno, quale elemento di base per esplicitare la forza
evocatrice di un’opera.
Franco
Bruzzone ricava delle immagini che traggono la loro linfa dal mischiarsi di segno
e colore. Bruzzone riesce a offrire delle variazioni che invitano
all’osservazione e alla meditazione. Di fatto egli crea attraverso il
susseguirsi di segni e colori qualcosa che ci riporta al suono; la sua arte è
melodica, il soffio di un flauto che richiama la poesia.
Bruno
Aller è autore di straordinari ritratti. La sua arte non ricalca il modello
tradizionale, il volto del personaggio che egli identifica viene proposto con
l’unione di lettere alfabetiche che de-scrivono l’essenza evocativa della pronuncia.
Il ritratto si fa voce e si determina con la ripetizione del nome ottenuto con
la connessione delle lettere che lo compongono.
Nessun commento:
Posta un commento