mercoledì 24 maggio 2017

aller e bruzzone, dialogo segnico

Il confronto tra autori, solo apparentemente lontani, risulta assai stimolante per cogliere le peculiarità di un certo modo di fare arte. Per Bruno Aller e Franco Bruzzone, artisti diversi per formazione ma i cui esiti pittorici sembrano avere un medesimo respiro, il tratto unificante potrebbe essere cercato nella volontà di indagare il segno, quale elemento di base per esplicitare la forza evocatrice di un’opera.



Franco Bruzzone ricava delle immagini che traggono la loro linfa dal mischiarsi di segno e colore. Bruzzone riesce a offrire delle variazioni che invitano all’osservazione e alla meditazione. Di fatto egli crea attraverso il susseguirsi di segni e colori qualcosa che ci riporta al suono; la sua arte è melodica, il soffio di un flauto che richiama la poesia.




Bruno Aller è autore di straordinari ritratti. La sua arte non ricalca il modello tradizionale, il volto del personaggio che egli identifica viene proposto con l’unione di lettere alfabetiche che de-scrivono l’essenza evocativa della pronuncia. Il ritratto si fa voce e si determina con la ripetizione del nome ottenuto con la connessione delle lettere che lo compongono. 

Nessun commento:

Posta un commento