venerdì 14 marzo 2014

litografie di mario surbone

La litografia è una tecnica che prevede l’utilizzo di una lastra di pietra calcarea sulla quale è stato eseguito un disegno con materiale grasso. Successivamente, sulla pietra inumidita, viene applicato un tipo di inchiostro che aderisce solo sulle linee tracciate che, tramite una speciale pressa, darà forma a un segno posto su un foglio di carta.



Mario Surbone ha ottenuto con questo procedimento delle opere di grande incisività. Come viene proposto in un video da pochi giorni in rete, si vede il maestro che senza esitazioni o ripensamenti traccia delle linee che compongono le sue figure. Si tratta di immagine potenti, fortemente regolate su campiture di inchiostri dalla netta colorazione. Probabilmente, il ricorso a una pietra porosa che – come ricorda lo stesso Surbone – dopo essere disegnata veniva sottoposta a una serie di operazioni che prevedevano operazioni chimiche di fissaggio per ottenere il fondamentale principio dell’incompatibilità dell’acqua con il grasso senza il quale non si sarebbe attuato il trasferimento dell’inchiostro dalla matrice al foglio di carta.

Le opere proposte sono state realizzate quasi tutte nell’arco di un decennio, tra il 1959 e il 1970. La litografia che Surbone utilizza si perfeziona, dopo le prime sperimentazioni, a Parigi. A testimoniare gli esiti di questo soggiorno vi sono delle piccole incisioni del 1961 che, in linea con la ricerca operata dall’artista negli stessi anni, evocano delle immagini della città. 

L’inchiostro sembra sciogliersi in sfumature monocromatiche lasciando spazio a una vitalità intensa, a un palpitare di forme che rendono queste incisioni qualcosa di sereno, di piacevole. Già in queste opere appare predominante lo studio del segno che diventerà uno degli elementi centrali della riflessione di Surbone. In questo contesto colpiscono anche maggiormente le immagini realizzate a metà degli anni ’60 nelle quali sembra prendere corpo una figura antropomorfa, citazione di un discorso mnemonico che fa riferimento alla regola e alla proporzione  classiche, altro aspetto fondamentale della produzione dell’artista.

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